Il Popolo dei Custodi di Semi

Per gentile concessione di Tommaso Turchi , autore dell'articolo , pubblicato sul libro

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Nel corso del tempo l'umanità ha considerato i semi con sacralità, riconoscendo in loro il fulcro della vita, dell'energia, il simbolo della rinascita anche morale. Solo nella nostra epoca il seme diventa fonte di ricchezza, di controllo, si trasforma in un'arma per assoggettare i mercati e popolazioni intere. Il seme originale, riproducibile e che racchiude in sé la memoria dei millenni della vita sulla terra, fonte di rinnovamento e di continuità, con l'agricoltura industriale diventa un prodotto sterile, nato per produrre denaro.

Nel 1994, l'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) liberalizza l'utilizzo dei brevetti alimentari regalando alle multinazionali produttrici anche di semi, veri e proprio monopoli del mondo globalizzato. Grazie alla stipula dei TRIPS (i Diritti di proprietà intellettuali relativi al commercio) in tutto il pianeta si stanno perdendo biodiversità tramandate da millenni: l'obbligo di certificazione, l’omologazione e la standardizzazione delle sementi, sta riducendo drasticamente la sovranità alimentare, imponendo l'utilizzo di semi ibridi e delle tecniche, ammendanti compresi, studiati appositamente per questi. Si sta stravolgendo l'equilibrio naturale tra ambiente, alimentazione e cultura, speculando su valori tra i più necessari per l'uomo: il cibo e la salute che deriva da esso.

Di riflesso all'ingerenza dei colossi dell'economia mondiale, sono nate spontaneamente in tutto il mondo miriadi di realtà locali, associazione e comitati, il popolo dei Custodi di Semi o Seed Savers: Un crogiuolo di conoscenze ed esperienze eterogenee tra loro che lottano insieme per difendere la biodiversità mondiale, per far valere i diritti dell'umanità e la propria libertà di scelta. Sono donne e uomini che cercano, difendono, riproducono e condividono semi di varietà edibili riproducibili, cultivar arrivate a noi senza brevetto dopo centinaio d'anni di selezione e oggi giorno senza diritto alla sopravvivenza . Combattono per mantenere la continuità millenaria dell'evoluzione della biodiversità, credono che sia un dovere sacrosanto di ogni uomo vivente dei giorni nostri; è una presa di posizione orgogliosa, un atto d'amore che stride contro il Sistema egoista, un leviatano che ha insegnato per più di 50 anni solo a sfruttare, tagliare e trasformare le piante, togliendo il diritto di seminare liberamente, limando via la sovranità alimentare inducendo così l’assuefazione alle proprie imposizioni. In un'epoca in cui per coltivare occorre comprare semi ibridi o sterili, i Custodi di Semi regalano i loro riproducibili, li condividono con chi non ne ha, riponendo così la loro speranza nel futuro, con un gesto teso a far risvegliare l'istinto dell'essere umano di seminare vita e non mero profitto. Custodire quello che la biodiversità e i nostri predecessori ci hanno lasciato è un atto sociale, di totale fiducia nel prossimo e nella natura, un investimento di cui beneficeranno le generazioni future. Ognuno di noi può essere una pedina fondamentale, un tassello di un mosaico globale fatto di biodiversità. Il semplice gesto di interrare un seme di una varietà antica salda la propria esistenza a quelle che furono, che seminarono e che selezionarono semi simili.

Un buon Custode di Semi metterà in condivisione i propri semi, ne salvaguarderà la purezza, garantendone la germinabilità, aiuterà a propagare le radici dell'autoproduzione. Sarà orgoglioso delle proprie varietà, le proporrà negli scambi come pietre preziose, gemme di inestimabile valore. Porterà il suo bagaglio di biodiversità come fa il vento coi semi di tarassaco. I Custodi di Semi sono una tribù, non hanno confini, non hanno dogane, perché i semi non possono essere trattenuti sono nati per esplodere in magnifiche piante. Dai primi anni del Duemila, questo movimento sta crescendo esponenzialmente in tutto il mondo, in Italia si organizzano raduni in cui i privati cittadini, realtà locali, associazioni e gruppi scambiano semi rispolverando l'antico rito del baratto, unica moneta autorizzata… il sorriso e la condivisione. Ogni anno gli appuntamenti organizzati aumentano , nelle metropoli come nelle piccole frazioni si trovano spazi e tempo per creare occasioni di scambio , centri regionali istituzionali iniziano a lavorare con i produttori locali , varietà che vent'anni fa erano dimenticate, stanno tornando sul mercato come alimenti di pregio. Nasce così la necessità di regolamentare il lavoro delle varie realtà, coordinare al meglio chi scopre e riproduce le varietà antiche, con chi le seminerà per una produzione alimentare. Esistono manuali reperibili anche su Internet in cui apprendere nozioni e linee guida per avere produzione di sementi sane, naturali e garantite, evitando i rischi di propagazione di varietà infestanti, di malattie o insetti patogeni alieni, di altri ambienti. Ormai non ci sono solo custodi tra gli addetti ai lavori come florovivaisti, aziende agricole, apicoltori o giardinieri, ma si trovano anche tra privati cittadini, sono persone mosse da gran passione che credono in un futuro diverso, che ricordano i sapori di ortaggi ora scomparsi dai mercati o i racconti dei nonni o che hanno ritrovato nel cassetto varietà tramandate in famiglia. Sono sempre più numerosi i tamtam in rete che chiamano al raduno i Seed Savers sparsi per il territorio. A migliaia si coordinano sui social media contemporanei, sfruttando poi la posta cartacea di un tempo per scambiarsi varietà molte volte impossibili da trovare altrove. Sono sempre più numerosi gli asili e le scuole che aprono le porte a orti e giardini collettivi, abbracciando gli ideali dei Custodi di Semi, delle buone pratiche agricole e ambientali, insegnando la sensibilità della vita dei semi alle giovani generazioni, la genuina forza del futuro.

Una semplice azione come iniziare a seminare semi riproducibili nel proprio orto, evitando di comprare piantine nate da semi ibridi commerciali, indirizzerà la vostra trasformazione fino al completo risveglio. I semi che produrranno le vostre piante saranno geneticamente strutturati al meglio per crescere nel vostro orto, saranno piante molto più vigorose dei genitori, saranno i primi vostri semi auto-prodotti, la vostra selezione, la vostra fiera trasformazione da consumatore ad auto-produttore, resistente!

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